La gardenia ci riporta ai bei tempi andati, quando appuntare questo grande fiore bianco e profumato all’occhiello della giacca era emblema di signoria ed eleganza. Si tratta di una pianta sempreverde usata anche come fiore reciso, solitamente viene tenuta in appartamento dato che d’inverno non tollera temperature inferiori ai 10 gradi. A contraddistinguere questo arbusto di medie dimensioni della famiglia delle Rubiacee (la stessa del caffè) è una chioma persistente composta da foglie lucenti di colore verde scuro. Esistono circa 200 specie di gardenia – originarie di Australia, Asia e Sudafrica – tra le quali la più diffusa è senz’altro la gardenia jasminoides (proveniente dalla Cina), che si presta particolarmente ad essere tenuta in vaso. Molto apprezzata è poi la g. grandiflora, caratterizzata da foglie più strette e da fiori più grandi, mentre la g. fortunei, oltre a sfoggiare infiorescenze grandi e vistose, è quella che teme meno il freddo, tollerando temperature anche di qualche grado sotto zero.
Ma veniamo a qualche indicazione utile per coltivare la gardenia. Bisogna sapere che in commercio si trovano piante fiorite praticamente tutto l’anno, anche se vengono forzate in maniera artificiosa in serra. Di per sé la fioritura avverrebbe infatti dalla primavera all’estate inoltrata, in presenza di un clima caldo. Una volta acquistata la pianta, è bene posizionarla in un ambiente sufficientemente luminoso ma lontano dai raggi diretti del sole (in giardino è meglio metterla a mezzombra). Evitiamo inoltre le fonti di calore dirette e assicuriamo un frequente ricambio d’aria. Non preoccupatevi se notate che cade qualche fiore: probabilmente la nostra gardenia deve abituarsi allo sbalzo climatico tra il vivaio e la sua nuova collocazione, ma una volta ambientata dovrebbe riprendere a fiorire.
Le annaffiature dovranno essere frequenti, in modo che il terreno si mantenga costantemente umido (d’estate dovremo intervenire una volta al giorno). È bene inoltre utilizzare acqua non calcarea a temperatura ambiente, evitando di bagnare i fiori o si macchieranno irrimediabilmente. Il rinvaso, qualora necessario, si effettua all’inizio della primavera: per riempire il contenitore è consigliabile utilizzare un terreno leggero e con un ph acido, composto da terra fertile e torba, miste a una parte di sabbia.