Cari lettori e appassionati di giardinaggio, chiariamo cosa significa coltivare dei fiori a ciclo biennale e quali sono soprattutto le piante fiorifere che appartengono a questa categoria.
Nella prima annata le pianticelle si sviluppano vigorose ma non fioriscono, mentre l’emissione dei fiori avviene nella successiva primavera o più avanti nel corso dell’estate.
Le vere biennali come la lunaria, la Giulietta, il Malvone e diverse varietà di Violaciocche, fioriscono rigogliose solo nell’annata successiva a quella della semina. Invece altre, come la Calendula e certe varietà di Garofani si coltivano quasi sempre come biennali ma si possono trattare come annuali anticipando le semine in serra oppure, in zone a clima molto invernale rigido, seminando all’inizio della primavera per ottenere la fioritura nel corso dell’estate.
Le più comuni biennali ( le Miosotidi, le Pratoline a fiore doppio e le Viole del Pensiero multicolori) si seminano di solito a fine estate o all’inizio dell’autunno in semenzaio aperto e poi si trapiantano a dimora tra ottobre e novembre oppure in questo periodo (febbraio-marzo), a seconda del clima.
Hanno una fioritura molto abbondante nel secondo ciclo vegetativo la Digitalis purpuream, il garofano dei poeti (Dianthus barbatus) e il papavero d’Islanda (Papaver nudicaule) e quindi si consiglia di non anticiparne la coltura.